Onorevoli Colleghi! - Nell'intento di incentivare le domande di ammissione al servizio militare volontario in ferma prefissata, la legge 23 agosto 2004, n. 226, ha predisposto un complesso sistema di riserve di posti in favore dei militari volontari in ferma prefissata congedati senza demerito. Sostanzialmente, la prestazione del servizio militare volontario è stata trasformata in un prerequisito per ambire al reclutamento nelle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e nel Corpo militare della Croce Rossa.
      A dispetto delle intenzioni del legislatore, il regime di incentivi previsto dalla legge 23 agosto 2004, n. 226, pur garantendo un flusso di arruolamenti soddisfacente sul piano della composizione organica, non è riuscito ad assicurare alle Forze armate un carattere effettivamente nazionale. Le regioni del centro-sud ed insulari continuano a costituire la stragrande maggioranza delle truppe di Esercito, Marina ed Aeronautica militare. Neppure il sistema di agevolazioni introdotto al fine di generare un flusso di reclute dalle regioni di tradizionale arruolamento del Comando Truppe Alpine ha dato i risultati sperati.
      In queste condizioni, stante il regime di quote riservate messe a disposizione dei militari volontari in ferma prefissata, è reale la prospettiva della perdita della rappresentatività nazionale anche nelle Forze

 

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di polizia ad ordinamento civile e militare. È da registrare che alcuni operatori della sicurezza hanno eccepito la incostituzionalità delle limitazioni nella selezione del loro personale introdotte dalla citata legge sull'anticipo della sospensione della coscrizione obbligatoria in tempo di pace.
      Stante l'estrema delicatezza della funzione che assolvono, è necessario scongiurare la prospettiva che le Forze dell'ordine siano espressione esclusiva di alcune regioni del Paese, che sono poi quelle a più basso reddito e più elevata disoccupazione giovanile. Appare quindi necessario correggere la tendenza che si sta affermando nei reclutamenti della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.
      La presente proposta di legge individua nell'abolizione del regime di riserve di posti istituito dal capo IV (articoli 16, 17, 18 e 19) della legge 23 agosto 2004, n. 226, lo strumento per arrestare e se possibile invertire la tendenza in atto, restituendo rappresentatività nazionale agli organici delle Forze di polizia.
 

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